Senti un po', Houston, abbiamo un problema…
Dopo mesi di travaglio letterario, una cinquantina di papabili titoli – Fumata bianca? Amen! – battaglie all'ultimo sangue sul ciglio di congiuntivi passati trasformati in imperfetti, errori di battitura spiaccicati sulle bozze come cacche di piccione su un davanzale, ammutinamenti di scrittori fantasma alla ricerca della parola giusta che più giusta non si può, dopo mesi di interviste con lo staff di Ghostwriter che Barba d'Urso levati proprio, quando ormai senti di aver sviluppato un controtransfert freudiano per liberarti finalmente della tua stramba mania di ordinare i libri sugli scaffali in ordine alfabetico, insomma, dopo un tran tran durato il tempo necessario affinché il tuo nuovo capolavoro sia pronto per la pubblicazione… finalmente si va in stampa.
(Riprendi fiato, il periodo qui sopra metterebbe a dura prova la capacità respiratoria di un primo tenore alla Scala di Milano).
Insomma, il momento è arrivato. Eppure, manca ancora qualcosa. E no, non mi riferisco a una copertina-Casanova – di quelle che, in libreria, fan cadere tutti i lettori ai propri piedi, ehm, alle proprie rilegature – e neppure a una sinossi che racchiuda in poche, incisive frasi il succo del masterpiece appena concluso.
Sto parlando di un ingrediente zero imprescindibile – come la mozzarella per la pizza, il salmone affumicato per il sushi e le uova per la frittata. E se te lo stai domandando, sì, sono gli unici piatti della mia (variegata?) dieta.
Insomma, l'avrai intuito: hai bisogno della carta. Ma non di una carta qualsiasi, di una carta giusta. Di una carta bianchissima, resistente ed ecosostenibile.
Ti spiego tutto tra un secondo…
Le caratteristiche di una carta proveniente da foreste certificate FSC
Forest Stewardship Council, oppure FSC.
Frena, frena!
Non è il nome di una nave da crociera diretta ai Caraibi né tantomeno un SOS in codice inviato dai malcapitati editor sequestrati alle scrivanie alla ricerca dell'ultimo, maledetto refuso della giornata.
È piuttosto la testimonianza dell'impegno che noi di Ghostwriter riserviamo ai prodotti editoriali in tutte le fasi produttive. Dalla scrittura di un testo all'imballaggio di uno scatolone di copie, all'interno del quale i tuoi libri ti osservano pigolanti come uccellini un po' spennati nel nido.
In un periodo in cui il termine «sprechi» ci fa inorridire più di «pizza con l'ananas», è importante affidare la realizzazione del tuo capolavoro editoriale a chi impiega materiali ecocompatibili e innovativi, macchinari di ultima generazione a risparmio energetico e – perché no? – sistemi di smaltimento efficienti.
Dati alla mano, noi di Ghostwriter trattiamo attualmente il 97% degli scarti in accordo alle più stringenti norme di riciclo. In aggiunta, facciamo uso di inchiostri e solventi a base vegetale per rendere felici i tuoi lettori (e il Pianeta).
E dal momento che i primi risultati ci hanno entusiasmato e ci hanno spinto a mettere il turbo, la nostra tipografia ha ottenuto nel 2021 la certificazione della Catena di Custodia (la Chain of Custody - CoC), il cui obiettivo consiste nel tracciamento delle materie prime provenienti da foreste FSC.
Al giorno d'oggi, il bollino FSC è più ambito di una medaglia al valore elargita a uno scout.
Il motivo?
Le foreste FSC rispettano alcune, importantissime normative:
- Lasciano in pace i popoli indigeni. Immagina di svegliarti una domenica mattina con un mucchio di operai nella tua cucina. Questi ultimi, attrezzati di tutto punto, fanno a pezzi le tue amate tendine fiorate. Alla domanda «Si può sapere che diamine sta succedendo?», loro ti rispondono con una scrollata di spalle: «Ordini dall'alto, caro mio! Abbiamo finito i tessuti per realizzare i vestiti della collezione primavera-estate». Verrebbe naturale replicare con un «Ma-'sti-gran-ca…». Insomma, ci siamo capiti!
- Rispettano i diritti dei lavoratori. Le comunità locali e gli operai forestali sono attori protagonisti di una filiera produttiva che ci consente di lanciarci sul divano con un libro d'avventura tra le mani. Per lo stesso principio di cui sopra, conviene preservarne il benessere sociale ed economico nel breve e nel lungo periodo.
- Minimizzano l'impatto ambientale. Difendere le risorse idriche, le peculiarità territoriali e le varietà biologiche di un Paese è il primo passo da compiere per un mondo più green.
- Seguono le leggi FSC. In altri termini, sono sorrette da normative che variano a seconda dello Stato di applicazione al fine di rispettare tanto le norme locali, quanto i criteri generali stabiliti dal Forest Stewardship Council.
Per fartela breve, la carta proveniente da foreste certificate FSC viene prodotta in maniera tale da rispettare i più rigidi standard economici, sociali, legali e ambientali.
Un libro green al giorno leva l'inquinamento di torno
Le scelte etiche in casa Ghostwriter non si fermano qui. Da un lato, infatti, disponiamo di una sede di stampa servita da pannelli fotovoltaici per assicurarci l'approvvigionamento energetico di cui abbiamo bisogno e, dall'altro, siamo partner (orgogliosissimi) di Treedom. Con l'aiuto di quest'azienda italiana abbiamo piantato più di 300 alberi in ogni parte del mondo e ne monitoriamo la crescita e gli sviluppi. Sì, in redazione circola la voce che qualcuno, tra i nostri ghostwriter, si commuova davanti alle foto di un Baobab… a cui è spuntata la prima fogliolina!
E che vuoi farci? Siamo degli inguaribili romantici… Sigh!
Insomma, è giunto il momento di rimboccarci le maniche, inchiostrare le penne e fare la differenza. Insieme.
Per saperne di più, per collaborare con noi o più semplicemente per commissionarci un libro che racconti la tua storia in maniera indimenticabile, mandaci un messaggino. Non ci limitiamo a scrivere testi, ma ci sforziamo di (ri)scrivere anche un futuro migliore e più verde.
