Come iniziare a scrivere la tua storia oggi stesso
Fammi indovinare: vuoi scrivere un romanzo, un racconto o un'autobiografia ma non sai come iniziare la tua storia?
No, aspetta. Un po' troppo banale. Riproviamo.
Ti è mai capitato di osservare la pagina bianca di Microsoft Word alla ricerca di ispirazione?
Uffa, non mi piace. Sembra uno spot di padelle antiaderenti.
Qual è l'incipit più adatto al contenuto del tuo prossimo manoscritto?
Oggi non ho proprio ispirazione. Sai cosa? Al diavolo, vado a farmi un caffè.
Scherzo, scherzo, il caffè l'ho già bevuto. Ma è inutile girarci attorno: le prime parole del tuo libro sono il "biglietto da visita" del manoscritto. Ora, è normale voler fare bella figura con i lettori, acchiappare la loro attenzione e mettere K.O. le distrazioni come lottatori di Sumo sbuffanti e sudati. Dal mio punto di vista, l'incipit di articoli, romanzi e manuali non-fiction è la parte più difficile da scrivere. La più estenuante. E quando tutto sembra andare per il verso giusto «perché tanto ho già un'idea per impostare il discorso, pappapero», ci pensa la pagina bianca di Microsoft Word a riaccendere in noi due-tre complessi d'inferiorità, una spolverata di dubbi grammaticali e un impellente bisogno di tracannare una bottiglia di vino.
In quest'articolo voglio trasformarmi nella paladina – macché nella paladina, nella Power Ranger – di tutte le penne che, sul punto di iniziare il proprio masterpiece, si ritrovano a corto di idee.
Sigh, non siete soli. E (forse) ho qualche consiglio da passarvi sottobanco.
No, davvero, lascia perdere le tipologie di incipit
Un paio di mesi fa m'imbatto in un neo-scrittore di origini israeliane in viaggio a Istanbul. Convenevoli a parte - «Che ne pensi della città?», «Costa europea o costa asiatica?», «Ma lo sai che un gabbiano mi ha rubato il mio börek l'altro ieri, sul traghetto?» - mi svela di essere un autore per passione. Racconta storie, le pubblica online, se le fa valutare da Tizio e Caio, e attende la grande occasione per sgattaiolare in cima alla vetta del mercato editoriale.
Infine, mi lancia uno sguardo indagatore dietro la montatura dorata degli occhiali da vista, mi rivolge un sorrisone e mi domanda: «Posso chiederti un consiglio? Ma tu, come li inizi i libri che scrivi?».
Panico.
Scena muta.
Mi trovo impreparata.
È soltanto sulla strada di casa – un'ora e sette minuti di metropolitana, si ha tutto il tempo per riflettere – che ho scritto sul mio taccuino qualche idea da trasformare in un articolo per il blog.
Dunque, mettiamola così: in un certo senso, il primo "facilitatore di incipit" riguarda la struttura narrativa del nostro capolavoro.
Noioso ehm, pardon, descrittivo come ne I promessi sposi oppure in media res, quando il protagonista della vicenda è intento a distruggere un'orda di zombie con la sua mazza chiodata. O ancora, un inizio misterioso e un po' enigmatico degno della Queen in Yellow, Agatha Christie. Le scelte non sono poi molte, motivo per cui la definizione del tipo di incipit potrebbe aiutarti a restringere il campo e a direzionare la tua attenzione sulla scena/descrizione primaria.
Tutto molto bello, no? Se non fosse per un aspetto importantissimo.
Non sappiamo ancora quali parole utilizzare.
Hey, hai già preparato i pop-corn?
Una scena letteraria è costituita da almeno tre micro-tasselli del puzzle narrativo: A) il protagonista o i personaggi della vicenda, B) lo spazio e C) il tempo. Di conseguenza, prima di lasciare briglia sciolta alla tua verve creativa, è opportuno vestire i panni di un meticolosissimo scrivano per mettere nero su bianco alcuni dettagli, proprio come se fossi un detective in CSI Miami: personaggi coinvolti, data, luogo, situazione iniziale e situazione finale.
Beh, è tempo di aggiungere un po' di carisma e una spolverata di brio a un incipit che rischia di trasformarsi in uno dei tanti articoletti sulle sagre di paese pubblicate dai giornali locali. Una (possibile) soluzione consiste nell'immaginare la situazione iniziale nella tua testa, vestendo i panni di un regista. L'esperienza "visiva" ha il vantaggio di attribuire dettagli, colori, ombre e oggetti allo scheletro dell'ambientazione.
Non resta altro che aggiungere le parole. Ora, non essere troppo duro con te stesso. Non hai idea di quante volte abbia pensato «Nah, questa volta non ho proprio idea di come iniziare 'sto libro». Con un po' di pazienza, spremendoti le meningi, il colpo di genio arriva. Sempre. Potresti trarre ispirazione dai romanzi e dai racconti che ami di più, analizzando la struttura sintattica delle prime frasi. Dialogo diretto? Preposizione semplice? Preposizione articolata? Sostantivi e aggettivi in quantità?
Non esiste nessun paradigma letterario da seguire. Tuttavia, ricorda che parole diverse danno vita ad atmosfere diverse. Ne sono testimonianza gli Esercizi di stile di Raymond Queneau. Il libro è incentrato su un banalissimo episodio di vita quotidiana raccontato novantanove volte mediante figure retoriche e generi letterari differenti – dal drammatico al gotico, dalla lirica giapponese al sonetto. Puoi dargli un'occhiata, se ti va.
Beh, riassumendo?
Punto numero uno: scegli la tipologia di incipit più adatta al tuo manoscritto (informativo, descrittivo, in media res).
Punto numero due: metti nero su bianco gli elementi della scena (personaggi, spazio e tempo).
Punto numero tre: immagina la vicenda nella tua mente come fossi uno Steven Spielberg all'apice del successo.
Punto numero quattro: seleziona le parole più appropriate alla storia, concentrandoti sul feeling che vuoi trasmettere al tuo pubblico di lettori.
Done!
Mi auguro che questi semplici suggerimenti ti siano d'aiuto.
Aspetta, cosa?
Mi chiedi cos'abbia risposto al mio amico israeliano?
Oh, beh, gli ho detto: «Mah, faccio un po' come viene! Mi affido alla creatività…»
Suvvia, non essere contrariato. La scrittura è prima di tutto uno strumento per esprimere quello che ci frulla per la testa, senza limiti o impedimenti. Se al lettore non sta bene, beh, il mondo è pieno zeppo di penne.
A proposito, se sei alla ricerca di un autore fantasma o di un coach con i fiocchi, mettiti in contatto con noi di Ghostwriter. Scriveremo, insieme, l'incipit della tua storia.
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