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Titolo e quarta di copertina: come presentare il tuo libro senza scrivere geroglifici

Titolo del libro e quarta di copertina Titolo del libro e quarta di copertina


Alzi la mano chi, girovagando tra gli scaffali di una libreria, non si è mai imbattuto in un titolo-calamita. Sì, uno di quei titoli dal polo positivo che attraggono i lettori dal polo negativo secondo le leggi della fisica meccanica.

È una scena che si ripete. Prendiamo il manoscritto, lo giriamo e ci fiondiamo nella lettura della quarta di copertina. Il breve trafiletto stampato sul retro di un libro cartaceo ci aiuta a capire di cosa parla quel mattone da cinquecento pagine, o magari chi è l'autore di quel simpatico libretto di pochi capitoli da leggere in metropolitana o in fila alle poste.

Come sarà chiaro ai più, l'articolo di oggi è dedicato al titolo e alla quarta di copertina del tuo prossimo libro. Due elementi editoriali rilevanti – ma molto, eh – che vengono troppo spesso bistrattati senza pietà. Aggiungerei: bullizzati, maltrattati, strapazzati e – ultimo, ma non per importanza – sottovalutati anche dagli scrittori più esperti.

«Beh, capisco l'importanza del titolo, ma chi vuoi che legga 'sta quarta di copertina?» ti domanderai a ragione.

Sappi che la risposta comincia per T e finisce per UTTI. E ti dirò di più: la quarta è anche il testo su cui il potenziale lettore mette gli occhi prima ancora di decidere se il tuo capolavoro da cinquanta, cinquecento o cinquemila pagine merita di essere comprato.

Noi di Ghostwriter sappiamo bene che la combinazione di titolo + quarta di copertina è la summa della persuasione editoriale. Come lo spot di una lavatrice ultra-iper-silenziosa o la pubblicità di un set di coltelli in ceramica da veri chef spinge i potenziali consumatori all'acquisto, così la giusta presentazione editoriale del tuo masterpiece alimenta il desiderio di immergersi nella lettura del manoscritto, di saperne di più.

«Okay, okay, chiaro. Allora facciamo così, copio e incollo sul retro del libro un paio di frasi contenute nel testo e…»

No, no, ma che combini? Titolo e quarta di copertina dovrebbero coinvolgere, incuriosire, lasciare in sospeso gli eventi salienti del tuo sforzo letterario. E tu vuoi spoilerare i contenuti del libro in meno di cento parole?

Qui urge un ripassino veloce veloce sulle regole da seguire per evitare qualche scivolone editoriale di troppo. Cominciamo!


Tre consigli editoriali per scrivere un titolo-calamita

Non ti abbattere. Nella ricerca di un titolo da stampare a caratteri cubitali sulla copertina del tuo nuovo libro succede che alle volte non te ne vada bene una. Ti siedi alla scrivania, ti metti alla ricerca delle parole giuste, qualche lampadina cerebrale si fulmina o magari l'idea geniale ti rimane sulla punta della lingua fino a indolenzirla. Cerchi l'ispirazione dappertutto, anche sotto il tappeto: nulla.

Purtroppo per te, noi di Ghostwriter non possiamo rivelarti la formula magica del titolo perfetto (non perché siamo gelosi delle nostre idee, ma perché semplicemente non esiste). Ciò che esiste sono invece tre fattori di primaria importanza, tre stelle polari che ti guideranno nella scelta:

  • Fascino e intrigo. Gli accostamenti inusuali, le battute di spirito, i giochi di parole – non troppo elaborati, eh, men che meno dialettali – sono un valido strumento creativo. Il tuo obiettivo è quello di colpire, divertire, intristire, meravigliare o incuriosire il tuo potenziale lettore. La decisione dipende dall'obiettivo del manoscritto, motivo per cui ti suggeriamo di non tirare troppo la corda e di non stravolgere le regole del genere letterario al quale appartiene il tuo testo. Insomma, un horror intitolato "Dove ho parcheggiato la mia smart?" trasmette delle vibes da cinepanettone natalizio, nient'affatto terrorizzanti. O meglio, dipende dai punti di vista…
  • Informazioni rilevanti. Il lettore merita la massima onestà. Di conseguenza, il titolo e la quarta di copertina dovrebbero presentare i temi, l'autore e i contenuti del libro in modo chiaro, senza troppi giri di parole. Nel caso fossi interessato alla pubblicazione di un manuale non-fiction, l'aggiunta di un sottotitolo potrebbe essere d'aiuto.
  • Ricerca e ispirazione. Su Internet, s'intende. Se hai appena completato la prima stesura di un libro di ricette chetogeniche, collegati sulla homepage del buon vecchio Amazon e dai un'occhiata a quello che combinano i tuoi competitors. Leggi i titoli della prima pagina come un fiume in piena e annota su un taccuino quelli che hanno qualcosa in più. Perché ti hanno colpito (positivamente o negativamente)? In che modo si sono distinti tra i 125.895 risultati di ricerca, tutti sullo stesso tema?


Altri tre consigli editoriali per scrivere una quarta di copertina efficace

Bravo, hai sedotto il tuo lettore con un titolo-calamita. Prima di procedere, ricordati di ricaricare le energie, versarti un buon bicchiere di vino e continuare la tua opera di persuasione editoriale in compagnia di una quarta di copertina scritta a regola d'arte. Quest'ultima è costituita da un breve trafiletto stampato sul retro del tuo masterpiece – cioè sulla quarta facciata della copertina, per l'appunto. Insieme a prefazione e postfazione, titolo e sottotitolo costituiscono l'insieme dei cosiddetti paratesti di un libro: gli elementi testuali che vestono il manoscritto affinché non se ne vada in giro tutto nudo, in un'immensa libreria, alla ricerca della propria identità.

Di conseguenza, come valorizzare un romanzo o un manuale non-fiction?

Te la facciamo breve:

  • Linguaggio chiaro e diretto. Insomma, niente "la protagonista dalla chioma ramata affronterà con coraggio un tetro destino".
  • Svela quel tanto di informazioni, trama e contenuti che permettono di incuriosire il potenziale lettore. Ricorda: non devi raccontare la vicenda, ma suggerire (validi) motivi per cui il tuo interlocutore dovrebbe scegliere proprio il tuo libro tra i tanti titoli attualmente in commercio.
  • Non superare le centocinquanta parole. Magari sei uno scrittore prolifico e prolisso, ma il lettore-medio ha una soglia dell'attenzione molto bassa. Scrivi, riscrivi, taglia e cuci per confezionare un testo in cui ogni parola è indispensabile.
  • No agli autoelogi. Almeno che tu non sia la reincarnazione di un genio della letteratura (ma anche in quel caso), limitati a presentare contenuti e temi dell'opera in maniera oggettiva. Sarà il lettore a stabilire se sei uno scrittore che merita applausi o pomodori. Alla gogna!

Sei pronto a trasformarti nel Casanova dell'editoria? A far cadere ai tuoi piedi folle di lettori sedotti da titoli e quarte di copertina da vero latin lover? Se la risposta è affermativa, noi di Ghostwriter ti auguriamo un viaggio piacevole e rilassante nei meandri della creatività – ecco, magari dopo il bicchiere di vino di cui sopra! In caso contrario, prendi in considerazione l'idea di delegare la produzione del tuo pacchetto persuasivo a dei professionisti della scrittura.

Ma come chi? Siamo proprio qui davanti a te!

Offriamo servizi editoriali di qualità in maniera rapida e 100% personalizzata. Il tuo libro sfilerà sulle passerelle dell'alta moda dell'alta editoria con il suo vestito migliore.

Ti aspettiamo!

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